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News

Alla Compagnia Daltrocanto il “Diploma d’Onore” del 24° Premio Artistico internazionale “Amico Rom”

24 Ottobre 2017
Progetti

Sabato 28 Ottobre saremo a Castelfrentano (Ch) a ritirare un riconoscimento che ci onora moltissimo. Santino Alexian Spinelli, amico fraterno ed ospite del nostro ultimo lavoro discografico, ci ha comunicato che una giuria internazionale ci ha conferito il “Diploma d’Onore” del 24° Premio Artistico “Amico Rom” per il brano “Questa terra porterà il tuo nome”.

Da sempre siamo accanto a Santino, professore di storia e cultura Romanì in alcune delle più prestigiose università italiane, nella lotta contro le discriminazioni che ha subito e continua a subire la sua gente. Questo riconoscimento al nostro lavoro, ad una canzone che parla di un popolo in viaggio e alla ricerca di una nuova terra, ci riempie di gioia.

Rockit.it recensisce “Di Terra, di mare e di stelle”

23 Ottobre 2017
News, Progetti

Una bellissima recensione per il nostro nuovo disco arriva direttamente da uno dei più noti portali musicali italiani: rockit.it. Nelle bellissime parole di Libera Capozucca c’è tutta l’essenza del nostro ultimo lavoro discografico, non possiamo che esserne estremamente felici e condividerle con voi:

“Di terra, di mare e di stelle” è un disco di storie, dentro alla storia di un gruppo di musicisti che, da oltre dieci anni, attraversa la tradizione popolare italiana; è il frutto dell’evoluzione sonora della Compagnia Daltrocanto, la quale si spinge oltre l’impostazione classica degli esordi, sperimentando armonie, stili, linguaggi nuovi. Ci racconta le radici e le strade della nostra terra, percorse insieme a compagni di viaggio differenti: sono proprio le loro voci a rendere il lavoro ricco di preziose collaborazioni. E il disco suona come linfa in circolo per le arterie del mondo. Zampogne, ciaramella, bouzuki, violini, flauti, gralla sono gli strumenti di un mondo antico che parla di presente, mentre noi, rapiti, ne ascoltiamo il canto.

“Oltre la terra che bacia il mare” si trova la vita vera, come punto di convergenza tra terra, mare e cielo. L’organettista Giuliano Gabriele (già con Teresa De Sio, Ginevra Di Marco, Avitabile, Bennato) partecipa all’esecuzione del pezzo; Cisco, ex dei Modena City Ramblers, è in “Tammorriata della valle offesa” mentre Marino Severini (Gang) collabora al brano che dà il titolo all’album. E poi Santino Spinelli (“Questa terra porterà il tuo nome”) racconta, insieme a Roberto Billi (“La rotta del navigante”), le sofferenze patite per mare dai migranti; fino a “Tra nuvole e favole” in cui si affaccia anche la voce di Alberto Bertoli per concludere il disco con la già nota “Spunta la luna dal monte”. Dunque molti nomi (ed altri ancora)  a celebrare la musica della Compagnia Daltrocanto. Dieci brani che seguono l’etnoworld, i suoni popolari, il folk, attraverso testi semplici e rivoltosi.

Resta forte il sapore della libertà e la continua ricerca di un mondo diverso tra terra, mare e stelle.

Per leggere la recensione su rockit basta cliccare qui!

Ancora un grazie di cuore per queste splendide parole!

“La Città” di Salerno parla di “Di terra, di mare e di stelle”

3 Ottobre 2017
News, Progetti

Articolo bellissimo di Carlo Pecoraro che paragona il nostro disco al De Andrè di “Anime Salve” e che coglie in pieno il senso del nostro percorso musicale.

A Vietri sul Mare (Sa) la prima edizione di Spunta la Luna dal Folk

22 Settembre 2017
News, Progetti

Una grande festa per celebrare il nuovo disco della Compagnia Daltrocanto, “Di terra, di mare e di stelle”, insieme a tanti amici che di questo lavoro sono fantastici ospiti! Alberto Bertoli e Salvatore Visaggi, Roberto Billi, Giuliano Gabriele ed Eduardo Vessella, Antonello Giovanni Volpara Budano ed i Costa Volpara, Vincenzo Romano e Laura Paolillo, Falanga Carmine ed i suoi Faticuni. Tutti insieme nel segno dell’incontro tra tradizione e musica d’autore, tra radici sonore vecchie e nuove, ma soprattuto della festa e dell’amicizia!

Una serata piena di sorprese nella bellissima cornice della Villa Comunale di Vietri sul Mare (Sa), che vedrà alternarsi sul palco la Compagnia Daltrocanto ed i tanti amici che da Nord a Sud hanno risposto presente all’invito ricevuto per questa festa.

Tutto questo all’interno della prima edizione di una nuova manifestazione, “Spunta la Luna dal Folk”, che raccoglie in se l’eredità dei due progetti principali dell’Associazione Daltrocanto, “Popolo ‘e Tammorriata” e “Ci guidava la Passione”, che concludono il loro percorso quasi decennale per convergere insieme in questo nuovo progetto. Quello della tradizione e del suo rapporto con la musica d’autore, del resto, è da sempre un tema centrale del lavoro dell’associazione e delle iniziative che propone.

L’appuntamento è quindi per Venerdì 29 Settembre 2017 alle 20 alla Villa Comunale di Vietri sul Mare.

Alla Compagnia Daltrocanto il XXII “Premio impegno sociale Pietro e Domenico De Simone”

10 Settembre 2017
Progetti

E’ davvero un grande onore per noi ricevere un premio storico delle nostre terre come il “Premio Impegno Sociale Pietro e Domenico De Simone” giusto ormai alla XXII edizione.

“Abbiamo bisogno di contadini,di poeti,di gente che sa fare il pane,che ama gli alberi e riconosce il vento” (F.Arminio)

XXII PREMIO IMPEGNO SOCIALE Pietro e Domenico De Simone

SAN BARTOLOMEO MONTORO (AV) 19 Settembre Ore 19.00

I riconoscimenti per la Edizione 2017 sono assegnati al Poeta FRANCO ARMINIO e alla COMPAGNIA DALTROCANTO

Partecipano il giornalista del Mattino Antonio Manzo ed il docente Universitario Carmine Pinto

Caritas San Bartolomeo

La Talpa e la Giraffa

 

Libero Pensiero News parla del nostro nuovo disco “Di terra, di mare e di stelle”

9 Settembre 2017
News, Progetti
Libero Pensiero News

Un articolo a firma di Alessandra Sasso, che ringraziamo di cuore per le bellissime parole spese, che racconta quello che è il nostro ultimo lavoro discografico tra opinioni personali ed una piccola intervista.

Riportiamo qui di seguito l’articolo, che potete trovare a questo link

È disponibile da fine luglio il nuovo album “Di terra di mare e di stelle” della Compagnia Daltrocanto. Dopo l’esordio con Macedonia Mediterranea nel 2009, il gruppo continua il suo lavoro, di cui vi abbiamo parlato in occasione degli eventi musicali organizzati dell’Università di Fisciano l’anno scorso.

Dieci pezzi per dieci diversi ospiti, tra cui Alberto Bertoli, Roberto Billi, Cisco Bellotti, Marino Severini dei GANG, Roberto Colella da La Maschera, Giuliano Gabriele con l’elfo dei tamburi Eduardo Vessella, Antonello Giovanni Volpara Budano, Alexian Santino Spinelli, Salvatore Visaggi, Vincenzo Romano e Laura Paolillo.

Il frutto di un lavoro decennale, vagabondo, in giro per l’Italia, a contatto con persone, luoghi, memorie, capace di dare vita ad un sound che reinventa la tradizione popolare millenaria, dandole linfa nuova. Zampogna, ciaramella e chitarra battente si mescolano con strumenti come il bouzouki greco e irlandese o il basso acustico. Il risultato è un’inaspettata armonia, un ritmo magico quasi sognante e tuttavia ben ancorato alla realtà, alle problematiche sociali.

Innanzitutto: come nasce la Compagnia Daltrocanto e a quale esigenza risponde il progetto “Di terra di mare e di stelle”?

La Compagnia Daltrocanto nasce nel 2006 quasi per gioco, dal nuovo inizio di Antonio Giordano e Bruno Mauro che dopo tanti anni dall’ultima volta insieme sul palco si ritrovano con una zampogna ed un bouzuki irlandese. È ripartito tutto da lì, aggiungendo poi Flavio Giordano al basso, Christian Brucale a voce e percussioni e Martino Brucale ai fiati, il primo nucleo è stato questo. “Di terra, di mare e di stelle” è il naturale completamento dell’evoluzione sonora ed artistica di quel nucleo, al quale negli anni si sono aggiunti tanti altri musicisti, nato come gruppo di musica popolare “classico” che nel tempo si è trasformato in qualcosa di completamente diverso: una fusione di stili, sonorità e brani inediti, sempre però tenendo ben presenti le radici sonore e gli strumenti tradizionali della nostra terra.

L’album si compone di dieci brani a cui hanno preso parte diversi artisti. Come sono nate queste collaborazioni? Che aria si respirava durante le registrazioni?

Sono gli incontri che si fanno lungo le strade della musica, con alcuni di loro c’è un rapporto di profonda amicizia che affonda le radici nel tempo: Alberto Bertoli è più di compagno di strada e abbiamo condiviso il palco in diverse occasioni, Roberto Billi oltre che un amico vero è stato un riferimento costante in questo percorso, con la sua storia musicale ci ha un po’ indicato la strada ed ha scritto appositamente per noi un brano bellissimo come “La rotta del navigante”. Con Giuliano Gabriele abbiamo condiviso il palco una sera di qualche anno fa ed è nata una bellissima amicizia, Giuliano è un grande cantautore e sta facendo un percorso per certi versi simile al nostro; Santino Spinelli e Marino Severini dei Gang sono ormai amicizie ultra decennali. Altri come Cisco, Antonello Budano, Vincenzo Romano e Roberto de La Maschera sono amici nuovi che si sono fatti coinvolgere con entusiasmo ed infinita disponibilità in questo progetto, è stata una cosa che ci ha dato grande fiducia e carica. Averli tutti nel nostro disco era il naturale coronamento di questo lavoro a cui teniamo così tanto.

Non si può non notare nell’ascolto la forte commistione di generi, stili e anche registri linguistici totalmente differenti. Nonostante ciò risulta una grande armonia nell’impianto globale, che sembra incentrato sulla tradizione musicale popolare. Come siete riusciti a creare questa armonia e qual è il punto di incontro?

Non è stato certamente facile, abbiamo tenuto sempre ben presenti le radici sonore della nostra terra e gli strumenti tradizionali, ma abbiamo provato ad attualizzarle ed a smontare degli stereotipi, tipo quello che vuole la zampogna come strumento esclusivamente natalizio. Quello che si può ascoltare in “Di terra, di mare e di stelle” è il risultato di questo percorso, di una evoluzione costante durata oltre 10 anni. Il punto di incontro è stato sicuramente il palco: solo suonando e risuonando insieme nelle situazioni più disparate e diverse siamo riusciti ad arrivare a questo.

I testi: al di là della produzione musicale e ritmica, i testi colpiscono per la trattazione tematica di problemi sociali e culturali, estremamente attuali. Su tutte penso a Tammurriata della valle offesa. La musica può essere veicolo di valori politici e riscatto sociale?

La musica non solo può esserlo, ma deve esserlo! Le canzoni raccontano storie, emozioni, gioie e difficoltà della gente, e quindi sono e fanno politica nel senso più alto e puro del termine, cioè l’agire, o almeno il provare a farlo, sulla società per lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato. Nel nostro disco abbiamo provato a fare esattamente questo, parlando di amore e di lotta, di allegria e di resistenza, di sofferenza e di vita. Nel nostro piccolo, ovviamente.

Avete in cantiere nuovi progetti su questa scia?

Adesso è presto per dirlo, abbiamo appena pubblicato il nostro primo album di inediti ed è davvero difficile dire quanto ci vorrà per maturarne un altro. Speriamo non 10 anni!

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